mercoledì 25 marzo 2009

PASTIERA:

Per la frolla:
350 g farina
140 g zucchero
140 g burro
2 uova
1 pizzico di sale
1 cucchiaino di lievito
scorza di limone grattuggiata


Preparazione:
- Mescolare la farina, lo zucchero un pizzico di sale il lievito e la scorza, formare una fontana e al centro mettere il burro ammorbidito, i 2 tuorli d'uovo e la buccia grattugiata di mezzo limone.

- Con una forchetta sbattere le uova al centro della fontana incorporando poco alla volta la farina e il burro.
- Quando gli ingredienti saranno amalgamati, lavorare la pasta rapidamente senza tuttavia lavorarla troppo. Altrimenti diventerà dura.
-Far riposare, almeno una mezzora, l'impasto coperto da un tovagliolo bagnato e strizzato


Per il ripieno:

gr.200 di ricotta fresca (di pecora)
gr.100 grano cotto
gr. 150 di zucchero
1 limone
gr. 25 di latte
gr. 10 di burro o strutto
1 uovo intero + 1 tuorlo
una bustina di vaniglia
un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio
pizzico di cannella (facoltativo)
cioccolato a pezzi(facoltativo)
canditi a pezzi (se piacciono)


Procedimento:

-Versate in una casseruola il ,grano cotto, il latte, il burro e la scorza grattugiata di mezzo limone, cuocere per 10 minuti mescolando continuamente finchè diventi crema.
-Frullate a parte la ricotta, lo zucchero, le uova, una bustina di vaniglia, un cucchiaio di acqua di fiori d'arancio, e un pizzico di cannella (facoltativo)
- Aggiungere una grattata di buccia di un limone e amalgamare il tutto con il grano.
-Prendete la pasta frolla e distendete l'impasto allo spessore di circa 1/2 cm con il mattarello e rivestite la teglia precedentemente imburrata e infarinata facendo i bordi molto alti. Ricavate delle strisce con il resto.
-Versate il composto di ricotta nella teglia al quale avrete aggiunto il cioccolato e i canditi, livellatelo, ripiegate verso l'interno i bordi della pasta e decorate con strisce formando una grata che pennellerete con un tuorlo sbattuto.
-Infornate a 180 gradi per un'ora e mezzo finch'è la pastiera non avrà preso un colore ambrato, lasciate raffreddare e, prima di servire, spolverizzate con zucchero a velo.

mercoledì 11 marzo 2009

bellezza

Il solo fascino del passato è il fatto che è passato.
Oscar Wilde

E' bella e quindi può esser corteggiata; è donna e quindi può essere conquistata.
William Shakespeare

«La bellezza delle cose esiste nella mente che le contempla.»
David Hume

«La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.»
Franz Kafka

«Non si troverà una sola donna della cui bellezza o bruttezza tutti gli uomini convengano.» Giacomo Leopardi

«La bellezza si vede. Il fascino si sente.»
Roberto Gervaso

«Non vi è nulla che trovi così presto la via dell'anima come la bellezza, la quale permea subito l'immaginazione di una soddisfazione e di un compiacimento segreto, e dà una rifinitura a tutto ciò che è grande o inusitato.»
Joseph Addison

«È stato detto che la bellezza è una promessa di felicità. Inversamente, la possibilità del piacere può essere un principio di bellezza.»
Marcel Proust

La bellezza è la miglior lettera di raccomandazione. (Aristotele)

Farfalle primaverili

Ingredienti
Per l'impasto:
300 g farina bianca
1 busta di Lievito di birra
50 g zucchero 1 busta di Vanillina
1 cucchiaino raso di sale
75 g burro liquefatto
150 ml latte tiepido (37-40°C)

Per farcire e decorare:
3 mele di media grandezza
75 g uvetta
50 g zucchero
1 fialetta di Aroma Limone
1 uovo
75 g Zucchero al Velo

martedì 10 marzo 2009

Torta pasqualina

Ingredienti:



Per la pasta:
400 g di farina bianca
2 cucchiai d'olio extravergine d'oliva
sale
acqua
Per il ripieno:
500 g di bieta
200 g di ricotta (o di latte cagliato)
50 g di burro fuso
6 uova
1 cucchiaio di maggiorana fresca (1 cucchiaino se essiccata)
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
4 cucchiai di pecorino grattugiato
1 bicchiere di latte
1 bicchiere d'olio
sale e pepe









Preparazione:


Impastare la farina con l'olio e il sale; aggiungere man mano tanta acqua tiepida quanto basta per ottenere un impasto consistente e morbido; lavorarla finché si formino delle bollicine d'aria. Coprire con un tovagliolo umido e far riposare (chi lo volesse può usare pasta sfoglia surgelata).Stendere 6 sfoglie il più sottili possibile con un mattarello, perché questo piatto tradizionale ligure è tanto più buono quanto più sottili sono le sfoglie di pasta. Pulire la bieta, lavarla e cuocerla in una casseruola con poco sale, senz'altro. Cuocere a fuoco basso, e con il coperchio, per 6 minuti. Appena cotta strizzarla bene, tritarla finemente e metterla in una ciotola grande.Aggiungere la ricotta sbriciolata (o il latte cagliato), 2 uova intere, il parmigiano grattugiato, metà pecorino e la maggiorana: se l'impasto è troppo solido, ammorbidire con il latte.Foderare con una sfoglia uno stampo apribile, unto d'olio, ungere la sfoglia con un pennello intinto nell'olio e sovrapporne a una a una, le altre due, ungendole sempre con l'olio tranne l'ultima.Disporre il ripieno e con un cucchiaio scavare 4 incavature in cui si porranno le uova intere, crude. Salare e cospargere con il resto del pecorino. Chiudere con una sfoglia di pasta e sovrapporvi le altre due, sempre ungendo con il pennello da cucina la superficie tra una e l'altra. Sigillare con i ritagli di pasta formando un cordone tutt'intorno al bordo. Ungere la superficie con un po' d'olio e perché risulti più dorata, con parte di un uovo intero battuto; bucare la superficie con uno stuzzicadenti, facendo attenzione a non rompere le uova e infornare in forno già caldo, a 200°C, per 40 minuti.Si può servire tiepida, ma anche fredda, durante il pranzo del lunedì di Pasqua.